domenica 12 gennaio 2014

Padre Ireneo Mazzotti - Francescano, fondatore della Piccola Famiglia Francescana (Cologne, 1887 - Ome, 1976)

Biografia
  • 1873, 29 ottobre - Francesco Mazzotti e Maria Rebuschi si sposano a Calvagese Riviera, paese natale di Maria. Sono contadini, gente dal carattere un po' rude, profondamente onesta e molto religiosa. Dal matrimonio nasceranno otto figli, cinque maschi e tre femmine.
  • 1887, 20 dicembre - Nasce Stefano Celestino, il penultimo dei figli. Vede la luce in una cascina del borgo di Cologne in Franciacorta. La sua infanzia trascorre tra il duro lavoro nei campi, tra i giochi nelle cascine soprattutto insieme alla sorella Cleofe e molta preghiera. 
  • 1894 -  Il fratello maggiore, Andrea, diventa frate nel convento di Cividino. 
  • 1896 -18 maggio - Stefano Celestino riceve il sacramento della Cresima. Non si sa la data della sua Prima Comunione, ma si conosce il suo ricordo riguardo a questo importante evento della sua vita: "... ricordo con commozione quando la mia mamma terrena preparò me e la mia inseparabile sorellina Cleofe alla Prima Comunione. Tornati a casa, come segno di grande solennità, ci diede il caffè; noi al mattino ci accontentavamo, di solito, della minestra riscaldata del giorno prima" (Massimiliano Taroni, Padre Ireneo Mazzotti, Velar 2013, pag. 6).
  • 1901, 8 settembre - Dopo aver espresso il suo desiderio di farsi frate, mai ostacolato dai genitori, Stefano Celestino, a undici anni, parte per il Collegio Serafico dei Francescani di Ornavasso in Piemonte. La separazione dalla famiglia è dolorosa, ma Stefano Celestino si trova bene in convento e si abitua presto. Certo, sente la mancanza della vita di cascina, dei compagni di gioco, del Santo Rosario serale recitato tutti insieme davanti al focolare e di tante altre belle abitudini della sua infanzia. Le sue giornate acquistano un nuovo ritmo: vita comunitaria, preghiera, studio, ricreazione.
  • 1903, 23 ottobre - Parte per il convento di Rezzato dove farà il noviziato. Fra i suoi compagni di noviziato vi è Agostino Gemelli, il futuro fondatore e rettore dell'Università Cattolica di Milano. Trova qualche difficoltà per motivi di salute, risolte con l'aiuto di Agostino Gemelli e anche a causa del suo temperamento un po' rude e difficile. La convivenza con il suo carattere costituirà per tutta la vita una dura prova giornaliera per padre Ireneo, prova sempre vissuta con grande umiltà di cuore e volontà di ravvedimento. Qui, come d'uso in quei tempi, assume il nuovo nome di fra Ireneo
  • 1904, 3 novembre - Fra Ireneo emette la professione.
  • 1908 - A Brescia, nel convento di San Gaetano, Ireneo inizia gli studi teologici che si concluderanno a Milano nel convento di sant'Antonio.
  • 1908, 15 ottobre - Il papa san Pio X si rivolge al clero milanese con queste parole: " A questi cari sacerdoti io faccio una sola raccomandazione, non dico loro di essere zelanti, non di essere caritatevoli, ma ripeto quello che ho già raccomandato nella Esortazione al clero, di essere santi. Se sarete santi, avrete tutte le qualità necessarie per il bene delle anime vostre e di quelle affidate alle vostre cure". (Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003, pag. 32).  Queste parole ispirano Ireneo per tutta la sua vita sacerdotale.
  • 1909,  - Emette la professione solenne dei voti religiosi.
  • 1911, 10 giugno - Riceve l'ordinazione sacerdotale dal Beato Cardinale Ferrari nel Duomo di Milano. Viene inviato nel convento di Rezzato dove inizia il suo apostolato fatto di predicazione alle parrocchie, confessioni, quarant'ore eucaristiche, tridui, novene. Questo tipo di apostolato gli si addice molto.
  • 1913, - Inviato al convento di Baccanello, Ireneo inizia a prendersi cura dei terziari francescani (oggi Ordine Francescano Secolare). Organizza ritiri, pellegrinaggi, conferenze per i terziari e si innamora di quest'incarico.
  • 1914 - Trasferimento nel convento di Saiano. Qui oltre all'assistenza dei terziari Ireneo deve provvedere ad insegnare ai frati seminaristi.
  • 1916 - Chiamata alle armi nella Grande Guerra. E' arruolato nel reparto sanità e presta servizio negli ospedali da campo, curando i feriti e amministrando i sacramenti ai moribondi.
  • 1917 - E' coinvolto nella disastrosa ritirata di Caporetto. Della terribile esperienza al fronte ci ha lasciato questa testimonianza :"Per ben tre anni dovetti vivere da semplice soldato, in mezzo a soldati abbruttiti dalla trincea e dal vizio. La Madonna, alla quale non dimenticai mai, neppure per un solo giorno, di recitare la Corona francescana, anche nelle tragiche giornate della ritirata di Caporetto, mi preservò dal contaminarmi con il fango dell'impurità" (Massimiliano Taroni, Padre Ireneo Mazzotti, Velar 2013, pag. 27).
  • 1919 - Convento di Sabbioncello. Ireneo assume l'incarico di insegnante degli studenti liceali. Non è un'esperienza nè facile nè felice forse anche a causa del carattere un po' irascibile e chiede di esserne esonerato. Accusa sé stesso di essere un nevrastenico (ma, aggiungiamo noi chi non lo è, almeno un po', quando si ha a che fare con studenti adolescenti?).
  • 1920, 11-18 novembre - Durante gli esercizi spirituali, affiora per la prima volta nel suo Diario la formula "Voglio farmi santo e un grande santo". L'affermazione scaturisce dalla ferma volontà di corrispondere ai grandi doni elargiti dal Signore e non certo da presunzione o ambizione personale (Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003). 
  • 1921 - Trasferimento al convento di Dongo, sul lago di Como, dove si occupa nuovamente delle fraternità di terziari francescani e della predicazione nelle parrocchie.
  • 1922 -  Diventa Guardiano, cioè Superiore, del convento di Saiano vicino al paese natale. E' sempre responsabile delle Fraternità dei Terziari Francescani di quella zona.
    1925, agosto - Viene nominato Superiore a Brescia, nel convento di San Gaetano. Si accresce sempre più la devozione alla Madonna. Anche qui si occupa di terziari e alcune terziarie francescane sono letteralmente conquistate dal suo grande fervore spirituale. 
  • 1928, 16 luglio -  Incontra per la prima volta Vincenza Stroppa, la donna con cui, grazie alla sua  totale dedizione, darà vita alla fondazione della Piccola Famiglia Francescana. Vincenza Stroppa è una maestra ed è stata indirizzata a padre Ireneo da padre Agostino Gemelli al quale si era rivolta per un discernimento spirituale in Università Cattolica a Milano. Il desiderio di Vincenza è la consacrazione totale a Dio rimanendo nello stato laicale. Nel frattempo due terziarie francescane della fraternità di San Gaetano esprimono a padre Ireneo il desiderio di consacrarsi con i voti di povertà, castità e obbedienza senza dover entrare in convento, ma rimanendo nello stato laicale.
  • 1929, 29 agosto - Padre Ireneo annota nel suo Diario: " Giorno memorabile questo nel quale il SS Cuore di Gesù mi ha fatto una grazia segnalata. Sono convintissimo che le due persone venute a propormi la fondazione di un gruppo di élite nella Congregazione del Terz'Ordine sono state mandate dal Signore e hanno parlato per ispirazione divina. Cuore dolcissimo di Gesù, Cuore dolcissimo di Maria, vi prometto che in quest'opera sarò il vostro semplice strumento disposto a fare tutto e a tutto soffrire perchè si compia anche in questo la vostra volontà."  (Massimiliano Taroni, Padre Ireneo Mazzotti, Velar 2013, pag. 16). A questo punto, padre Ireneo propone alle tre donne di stendere, ciascuna per conto proprio, una bozza di regolamento di vita. Viene scelta la proposta di regolamento di Vincenza Stroppa, proposta di grande spiritualità.
  • 1929, 26 dicembre, Santo Stefano martire - A Brescia, in una stanzetta del convento di San Gaetano nasce, grazie alla consacrazione di sei giovani donne, l'Istituto della "Piccola Famiglia". Questo istituto si diffonde rapidamente specialmente all'interno del Terz'Ordine. Vincenza Stroppa e Padre Ireneo Mazzotti ne sono le colonne. Padre Ireneo ne sarà riconosciuto fondatore.
  • 1931 - Padre Ireneo giunge al convento S. Angelo in Milano, in via della Moscova. Anche qui la Provvidenza gli fa incontrare una giovane, la Serva di Dio Antonietta Lesino e altre giovani desiderose di far parte della "Piccola Famiglia". Anche quelli di Sant'Angelo sono anni ricchi e fecondi nei quali padre Ireneo si dedica al Terz'Ordine.  Rivolto alle terziarie padre Ireneo afferma: " Quando lo spirito di abbandono informa la vita nostra, noi possiamo chiamarci santi, perché la santità non è altro se non la conformità di tutti noi stessi a Dio, e l'abbandono in lui è appunto una delle forme più pure ed assolute dell'amore, perché è donazione senza riserva di tutto il nostro essere, con tutte le sue forze e le sue attività, per fare di noi un vero olocausto". Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 22).
  • 1934 - Viene trasferito come Guardiano a Monza, al convento di Santa Maria delle Grazie. Ha l'incarico di rettore del santuario mariano e, in questo periodo, grazie a lui, viene incoronata l'effige della Madonna.
  • 1937 - E' trasferito al convento di Sant'Antonio a Milano dove mantiene l'incarico di Commissario Provinciale del Terz'Ordine. Svolge anche il servizio del confessionale nella Basilica dedicata al grande santo di Padova.
  • 1940 - Scoppia la seconda guerra mondiale. Padre Ireneo è trasferito a Busto Arsizio come superiore del convento del Sacro Cuore. Qui, oltre all'assistenza al Terz'Ordine, intensifica l'attività a favore della Piccola Famiglia Francescana. 
  • 1942 - Il Superiore Generale di tutti i frati del mondo consacra l'Ordine Francescano al Cuore Immacolato di Maria. Padre Ireneo ne trae ispirazione per la consacrazione della Piccola Famiglia al Cuore Immacolato di Maria.
  • 1943 - E' trasferito a Brescia, al convento di San Gaetano dove ritrova le sorelle della Piccola Famiglia Francescana.
  • 1943, sabato 3 aprile - Mentre padre Ireneo celebra la santa Messa all'altare della Madonna, tutte le sorelle della Piccola Famiglia si consacrano al Cuore Immacolato di Maria.
  • 1946 - Diventa superiore a Cividino. Qui matura l'idea di dare alla Piccola Famiglia Francescana un luogo dove le sorelle possano incontrarsi, vivere periodi di ritiro spirituale, frequentare corsi di aggiornamento. Rimedia un rustico nella località di Ome in Franciacorta a una quindicina di chilometri da Cividino. Affida ad Antonietta Lesino l'incarico di custode della casa, insieme ad altre sorelle di Cividino.
  • 1947, Natale - Questi gli auguri di padre Ireneo alle sue figlie spirituali: " Che vi facciate sante! E' il proposito che dovete fare per questo anno, come lo deve essere per tutti i giorni. Ognuna di voi deve dire a se stessa, almeno cento volte al giorno: devo farmi santa! [...]. Non accontentatevi dunque di essere delle buone donne, ma abbiate almeno il desiderio ardente di farvi sante e grandi sante!". (Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003, pag, 26). 
  • 1950, 11 ottobre - Viene inaugurata la casa dell'Istituto con il nome di "Cenacolo" in ricordo dell'Ultima Cena. Il Cenacolo è intitolato a Maria Assunta in Cielo (nel 1950 è stato proclamato il dogma dell'Assunzione). Ogni stanza del Cenacolo ha il nome di un mistero del Rosario e delle sette Allegrezze di Maria. Al centro del chiostro viene posta una bella statua del Cuore Immacolato di Maria e anche la Grotta di Lourdes  per gli ammalati trova posto al Cenacolo. Per costruire tutto questo padre Ireneo si trasforma in muratore insieme alle sorelle e alle maestranze.  Non manca una bella statua di San Francesco posta nel giardino. 
  • 1952 - Padre Ireneo è trasferito a San Gaetano a Brescia ed è esonerato da qualsiasi altro incarico per potersi dedicare a tempo pieno all'Istituto della Piccola Famiglia Francescana.
  • 1952, 19 gennaio - Dal suo Diario: "Durante l'anno: silenzio esteriore ed interiore, cieco, sordo, muto".(Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 147).
  • 1954, -  Anno mariano - In quest'occasione Padre Ireneo scrive: "Chiamati come siamo dalla nostra vocazione ad imitare da vicino Gesù Cristo, scelto a Sposo dell'anima nostra, potremmo avere noi altri sentimenti, altri gusti che i suoi? San Paolo ci ammonisce: abbiate gli stessi sentimenti di Gesù Cristo in voi".(Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 164).  
  • 1957 - Da un'idea di padre Mazzotti e del marchigiano padre Leonardo Tasselli, nasce l'Associazione delle Guardie d'onore del Cuore Immacolato di Maria. L'iniziativa è sostenuta anche dal Beato Padre Gabriele Allegra, missionario in Cina. Nasce anche l'idea di un grande santuario mariano che sarà realizzata nel 1965.
  • 1957, 5 maggio - Istituzione della "giornata lourdiana" o "giornata degli ammalati" che ogni anno, a cominciare da oggi, si celebrerà presso la grotta della Madonna nel Cenacolo Francescano di Ome. In questa prima giornata lourdiana la Madonna offre un segno tangibile della sua compiacenza con la guarigione istantanea di un malato, costretto da mesi a camminare con le stampelle per una dolorosa sciatica.(Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 105).
  • 1959 - Padre Ireneo è trasferito a Saiano, vicino a Ome e quindi al Cenacolo. In occasione del XXX anniversario della fondazione dell'Istituto ricorda così questo evento nel suo Diario: "In una saletta, nella sede del Terz'Ordine della Congregazione di San Gaetano, a porte chiuse, erano presenti sei e precisamente la Tagliavini Amelia e Mombelli Elisa, che sono già in Paradiso, poi la Stroppa e la Mombelli Giuseppina, che è qui presente, e la Ida Polotti, che deve essere qui, mi pare, anche quella e poi un'altra che adesso è in Paradiso, la Lelia Bonzoni. Sei balorde. Balordo io più di loro... e là in un'atmosfera catacombale, perchè era chiusa a chiave la porta della sede, ho benedetto con un semplice segno di Croce, i sei Crocifissi; poi ho attaccato un pezzo di spago ad ogni Crocifisso e l'ho messo al collo di ciascuna. Quella era la Vestizione. Tutto il noviziato l'avevano fatto in quei quattro o cinque mesi che vi erano stati di aspettativa e senz'altro le ho ammesse ai Santi Voti, senza tante chiacchere, senza tanti anni di noviziato e le cerimonie, come fate voi oggi. Però erano preparate perché accettare di iniziare una vita tutta nuova e fidarsi soltanto di questo povero balordo, un francescano balordo, ci voleva una gran fede. E il Signore le ha benedette. Così ebbe inizio la Piccola Famiglia... Ebbene su questo mistico albero della Piccola Famiglia - questo piccolo granello di senape piantato a Brescia - che oggi ha steso i suoi rami in tutto il mondo, si può dire, vi sono tanti nidi di sorelle balordelle che cantano mattino e sera, giorno e notte, le Lodi del Signore." (Massimiliano Taroni, Padre Ireneo Mazzotti, Velar 2013, pag. 18) 
  • 1961 - La Santa Sede di Roma dà una prima approvazione all'Istituto della Piccola Famiglia Francescana.
  • 1963 - Visitando le sue figlie spirituali, padre Ireneo le esorta spesso: " E ora vi svelo un segreto per vivere in pace con Dio, col prossimo e con voi stesse: siate cieche per non vedere i difetti altrui; siate sorde per non ascoltare le mormorazioni e i pettegolezzi; siate mute per non riportare i difetti altrui".(Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 146).
  • 1963, giugno -Viene pubblicata la rivista Vita di Famiglia , della Piccola Famiglia Francescana.
  • 1964 - Grande devoto di San Giuseppe, confida nella sua protezione per il momento del suo transito. Scrive nel Diario: "In vista del transito, invocherò frequentemente San Giuseppe".(Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 204).  
  • 1965, 1 maggio - Viene posta la prima pietra del Santuario del Sacro Cuore di Maria a Valdragone nella Repubblica di San Marino. L'opera è grandiosa: Adorazione Eucaristica Perpetua nella parte inferiore, Santuario Mariano nella parte superiore. L'opera comprende anche una casa per convegni ed esercizi spirituali della Guardia d'Onore, un Monastero di Suore Clarisse, un Centro Mariologico e un conventino per i frati addetti alla cura del Santuario.
  • 1966 - Padre Ireneo ammette di non farcela più.
  • 1966 - Viene redatta una storia della Piccola Famiglia Francescana  dal titolo Il granello di senapa.
  • 1967 - Padre Ireneo rinuncia all'incarico di Assistente Centrale della Piccola Famiglia Francescana. Scrive nel Diario: "Signore, comprendo che ormai vado sempre più camminando per la via delle umiliazioni. Un po' per volta mi si toglie il comando... e di me, se non muoio presto, non resterà agli occhi dell'Ordine francescano e della Piccola Famiglia Francescana nient'altro che un rudere! Gesù, per l'intercessione di Maria, dammi tanta grazia che io sappia camminare per questa via, cantando il cantico dell'amore, fino alla fine!". 
  • 1983 - L'Istituto della Piccola Famiglia Francescana diviene di Diritto Pontificio (sono trascorsi più di 50 anni dalla fondazione).
  • 1971 -Padre Ireneo celebra il suo sessantesimo anniversario di sacerdozio. E' un momento importante, festoso. Da qui inizieranno gli anni del declino, sia fisico che mentale.
  • 1975, 18 maggio - Il Vescovo di Brescia erige la Piccola Famiglia Francescana in Istituto Secolare di Vita Consacrata, di diritto diocesano. E' una grande gioia per padre Ireneo.
  • 1975 - Natale - Gli auguri del padre alla Piccola Famiglia: "Più invecchio e più sento il bisogno di dirvi che il più grande comandamento che il Signore ci ha lasciato è quello della carità. Coraggio, figlie mie in Gesù Cristo! Sappiate che il padre vi ricorda al Signore quando prega".  (Massimiliano Taroni, Padre Ireneo Mazzotti, Velar 2013, pag. 44). A Maria Cancelli che gli suggerisce di chiedere alla Madonna di farlo guarire, Padre Ireneo risponde: " Figliola, diciamo alla Madonna di aiutarci a fare la volontà di Dio". (Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 24).
  • 1976, 28 maggio - Giorno successivo alla solennità dell'Ascensione del Signore. Alle 5,20 del mattino, Padre Ireneo benedice e ringrazia le sorelle della Piccola Famiglia Francescana presenti al suo capezzale, si raccoglie in preghiera. Passano alcuni momenti e poi "apre gli occhi, sorride ed esclama: Che bello! Che bello! Mi stringe la mano: un sospiro più lungo..., piega la testa e poi più nulla". (Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 207).
  • 1983 - L'Istituto della Piccola Famiglia Francescana diviene di Diritto Pontificio (sono trascorsi più di 50 anni dalla fondazione).

Padre Ireneo Mazzotti e Vincenza Stroppa

  • 1987, 19 dicembre - La salma di padre Ireneo viene portata dal cimitero di Ome alla Chiesa Prrocchiale. Qui il Vescovo ausiliare di Brescia, Monsignor Vigilio Mario Olmi celebra l'Eucaristia alla presenza di numeroso popolo. Si tiene una veglia di preghiera e, il 2o dicembre, la salma viene accompagnata da un numeroso corteo al Cenacolo dove è tumulata nella Cappellina. 
  • 1998 - Si conclude il processo informativo diocesano del Servo di Dio Ireneo Mazzotti. Più di 50 persone hanno testimoniato circa la vita e le virtù di Padre Ireneo sottolineandone l'eroicità.(Rocco Barbariga, Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti, Ancora, 2003 pag. 31)

Preghiera 




 Santissima Trinità,
ti adoriamo e ringraziamo 
per tutti i doni concessi al tuo Servo 
Padre Ireneo,
con i quali l'hai reso modello
 di vita francescana e sacerdotale.
Degnati di concedere la beatificazione
del tuo Servo Padre Ireneo
e donaci per sua intercessione la grazia
che Ti chiediamo...
Amen

Gloria al Padre...

O Vergine Immacolata,
Madre di Dio e Madre nostra,
per la filiale devozione
di padre Ireneo, 
ottieni da Dio che egli sia glorificato
qui in terra concedendoci, 
per sua intercessione, 
la grazia che con fede imploriamo...

Ave, o Maria...


Chi desidera immagini o scritti sul Servo di Dio Ireneo Mazzotti  e chi ottenesse grazie per una sua intercessione è pregato di scrivere a : Cenacolo Francescano Maria Assunta, Via Valle, 48 - 25050 OME (BS), tel. 030.652024, fax 030.6852311, e-mail: cenacolo_francescano@virgilio.it, sito internet: www.piccolafamana.com

Oppure: Vice postulatore, Convento Sacro Cuore, Piazza P. Gentile Mora 1 -21052 BUSTO ARSIZIO (VA), TEL. 0331.633450, e-mail: busto@fratiminori.it




Bibliografia e fonti



Titolo: Azione e spiritualità in p. Ireneo Mazzotti
Autore: Rocco Barbariga


Anno di pubblicazione: Milano, 2003
Casa Editrice: ANCORA 
ISBN: 88-7610-989-7
Titolo: Padre Ireneo Mazzotti
Autore: Massimiliano Taroni


Anno di pubblicazione: Gorle, 2013
Casa Editrice: VELAR 
ISBN: 978-88-7135-872-7






Titolo: Vita di Famiglia n° 3/2011 - Centenerario ordinazione sacerdotale di padre Ireneo Mazzotti
Autore: PFF
Ome, Cenacolo Francescano Maria Assunta
  • Vogliatevi bene. Insegnamenti di Padre Ireneo Mazzotti alla Piccola Famiglia Francescana,  Cenacolo Francescano, Ome, 1979, pp. 560
  • Voglio farmi santo, Note di diario spirituale, Cenacolo Francescano, Ome, 1988, pp. 152 
Scritti inediti:
  • Lettere al ministro provinciale.
  • Lettere ad altri sacerdoti.
  • lettere personali a singole sorelle della Piccola Famiglia Francescana. 
  • Alcuni appunti autobiografici (3-7 luglio 1950)
  • Testamento spirituale (26-27 luglio 1953).
  • Ricordi autobiografici (25 ottobre 1960).
  • Due note di diario.
Appunti e schemi per la predicazione, così raggruppati:
  • Per ore di adorazione
  • Per ritiri ed esercizi spirituali
  • Appunti di prediche
  • Prediche e istruzioni relative al Terz'Ordine Francescano e alla spiritualità francescana
  • Prediche per varie circostanze
  • Le beatitudini
Gli scritti inediti sono conservati nell'Archivio padre Ireneo Mazzotti, Biblioteca Francescana, Milano, Piazza Sant'Angelo 2


Piccola Famiglia Francescana
Ireneo Mazzotti - Biblioteca Francescana
Guardia d'onore del Cuore Immacolato di Maria
Santi e beati diocesi di Brescia



















sabato 4 gennaio 2014

Beato Miroslav Bulešić, il parroco martire - Zabroni (Istria) 1920 - Lanišće (Croazia) 1947

Biografia


  • 1920, 13 maggio - Miroslav (detto Miro) nasce a Čabrunići (Zabroni, a sud della penisola dell'Istria, che dal 1918 al 1945 è stata terra italiana mentre ora è terra di Croazia (ex Jugoslavia) nella parrocchia di Svetvinčenat (Sanvincenti) da Michele (Miho) e Lucija Butković. Ha quattro fratelli: Maria, Lucija, Zora e Beppo. 
  • 1920, 23 maggio - Viene battezzato nella chiesa parrocchiale di Roveria (ora Jursici).
  • 1926-1930 - Frequenta le scuole elementari a Jursici, sotto la guida di un sacerdote ricco di zelo, Ivan Pavić.




  • 1930  Miroslav continua a studiare in seminario a Gorizia.
  • 1931-1938 - Studia nel seminario interdiocesano di Capodistria (cinque anni di ginnasio e tre di liceo).  
  • 1939 - Sostiene l'esame di maturità.
  • 1939, autunno - Il vescovo di Pola lo invia a Roma affinchè vi compia gli studi teologici nel Seminario Francese. Frequenta in seguito il terzo anno di Filosofia all’Università Gregoriana.




  • 1942, 8 dicembre - Partecipa, nella Basilica di San Pietro, alla consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria  fatta da Pio XII.
  • 1943 - Consegue il baccalaureato in filosofia.
  • 1943, 11 aprile - Miroslav, tornato in Istria, riceve l’ordinazione sacerdotale nella chiesa parrocchiale di Sanvincenti. Egli annota nel suo diario: «Mia mamma, mio padre e i miei fratelli piangevano, ed avevano ragione di piangere: il loro figlio moriva, cessava di appartenere a loro e cominciava ad essere proprietà di Dio». Come motto sceglie le parole del Padre Nostro: "Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà".
  • 1943, 26 aprile - Miro celebra la sua prima messa presso la chiesa parrocchiale dedicata all'Annunciazione.
  • 1943, autunno - Diviene parroco di Mompaderno (Baderna). La situazione parrocchiale è disastrosa: in una lettera datata 20 novembre denuncia che solo una ventina di persone frequenta la messa domenicale a fronte di una parrocchia di 1500 anime. Ci sono ventenni che ancora non hanno ricevuto la Prima Comunione. L'ignoranza della Fede è profonda. Preso dallo sconforto, decide di andarsene, ma poi obbedisce al suo vescovo, rimane e comincia ad andare di casa in casa a visitare le famiglie, ad esortarle a tornare alla pratica dei sacramenti. E' un tempo pieno di odio, ma Miroslav dimostra un vero amore per la patria, senza compromettere la coerenza del sacerdote cattolico. In ogni uomo vede l'immagine di Dio:  "Io sono un sacerdote cattolico e amministrerò i santi Sacramenti a tutti coloro che me li richiederanno: ai croati, ai tedeschi, agli italiani.
    Nemmeno le condizioni politiche sono incoraggianti: Tito ha appena preso il potere e la Chiesa in Istria deve affrontare una persecuzione senza precedenti. Con l’aiuto del Vescovo, provvede a salvare la vita di  parecchi fedeli.
  • 1944, Natale - Nell'omelia, Miroslav pronuncia queste parole:  «Non ho paura di nulla perché so di fare in tutto il mio dovere, e sono tranquillo di fronte a Dio e di fronte agli uomini. Sappiate che io conserverò sempre la mia fede e la mia onestà, che non tradirò per nessuna cosa al mondo; senza paura dirò a ciascuno quello che e giusto. Mi atterrò sempre a questi principi che sono i principi di Cristo. La sua strada sarà anche la mia strada».
  • 1945, autunno -  E' nominato parroco a Canfanaro. Insegna religione a scuola ai giovani, introduce  la devozione ai Cuori di Gesù e di Maria, organizza attività di beneficenza. E' attaccato dagli oppositori della religione, ma lui non vuole fuggire in Italia: ". Se mi uccidono, mi uccideranno per Dio e la religione".
    1946, autunno - Diviene insegnante in seminario a Pisino e si dedica alla formazione dei seminaristi.
  • 1947, marzo -  Ricolloca nell’atrio del Seminario un grande Crocifisso che era stato sacrilegamente rimosso.
  • 1947, agosto - Accompagna il delegato della Santa Sede per l'amministrazione della Cresima a Buzet e nelle parrocchie vicine. 
  • 1947, 23 agosto -  Un drappello di militanti comunisti irrompe nella chiesa parrocchiale di Pinguente per impedire il rito della Confermazione: Miroslav,  si pone davanti al Tabernacolo:  per oltraggiare il Santissimo Sacramento hanno una sola possibilità:  passare sul suo cadavere. I cresimandi vengono derisi e boicottati dai militanti comunisti che allestiscono anche blocchi stradali per impedire che sia amministrato il Sacramento.
  • 1947, 24 agosto - Terminata la Messa, don Miroslav si dirige con monsignor Ukmar e il parroco, don Stefan Cek, verso la casa parrocchiale, dopo aver cresimato sette ragazzi e ragazze arrivati per ultimi a causa dei blocchi stradali. Circa verso le undici, alcuni uomini entrano in casa: prendono a bastonate il giovane sacerdote e lo scagliano a terra, contro la porta, poi lo finiscono con colpi di coltello alla gola. Mentre viene così maltrattato, riesce ad esclamare  due volte: «Gesù, accogli la mia anima». Il delegato della Santa Sede, invece, tenta di rifugiarsi in un’altra stanza, ma viene picchiato e lasciato nel proprio sangue perché creduto morto (ma sopravvive e potè in seguito raccontare dettagliatamente lo svolgersi dei fatti), mentre il parroco sfugge all’aggressione perché sua madre lo nasconde in un sottoscala. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale (OZNA), ossia la polizia politica di Tito, tenta di far rilasciare ad alcuni medici una dichiarazione secondo la quale il sacerdote ucciso era invece morto per arresto cardiaco, ma essi si rifiutarono di farlo.
    Le autorità civili impongono di seppellire i suoi resti a Lanischie.
  • 1958-  Le spoglie di Miroslav vengono trasferite a Sanvincenti, a una condizione: la lastra tombale non deve portare scritto alcun nome. Sulla prima lapide, di conseguenza, viene incisa semplicemente la parola “presbyterum”, “sacerdote”
  • 1987, 24 agosto - A quarant’anni dal martirio, gli viene resa giustizia: infatti, viene posta una nuova iscrizione con il nome e le circostanze della morte del sacerdote.
    La prima tomba di don Miroslav, quindi, fu presso il cimitero di Sanvincenti, davanti all’entrata principale della chiesetta dedicata a san Vincenzo Martire, l’antica parrocchiale. 
  • 1992, 10 agosto -  viene avviato presso la Diocesi di Parenzo e Pola il processo informativo diocesano sul martirio
  • 2003 - Avviene la traslazione della salma, a Sanvincenti,  all’interno della chiesa dell’Annunciazione, sulla parete laterale destra, verso l’ingresso principale.
  • 2012, 20 dicembre - Papa Benedetto XVI firma il decreto per la beatificazione nel quale si riconosce il martirio di don Miroslav ucciso in odio alla fede.




  • 2013, 28 settembre - Si celebra solennemente nell'arena di Pula, in Croazia, la beatificazione di don   Miroslav Bulešić alla presenza del cardinale Angelo Amato in rappresentanza di Papa Francesco e con un grande concorso di folla.

    Preghiera al Beato Miroslav Bulešić
     Signore,  Padre nostro celeste ,
                                                    tramite il sacerdote Miroslav Bulešić,
tu hai dato al tuo popolo

un pastore zelante e un intrepido martire.

Per sua intercessione,

donaci la forza della fede

e la costanza nelle difficoltà della vita

e fa che ci impegniamo con risolutezza

alla crescita e all'unità della Chiesa.

In nome di Cristo nostro Signore.

Amen



Concedimi per intercessione del Beato Miroslav

la grazia di ...



Padre nostro

Ave Maria

Gloria al Padre

La festa si celebra il 24 agosto


Bibliografia e fonti




SANTI E BEATI
CHIESA CATTOLICA
http://miroslavbulesic.hr/
WIKIPEDIA
Provincia Francescana di Istria e Dalmazia



Titolo: Miroslav Bulešić 
Autore: cardinale Josip Bozanic
Anno di pubblicazione: Zagabria, 2008




















SULLA TUA PAROLA GENNAIO FEBBRAIO 2014
Editore: 
Data di pubblicazione: Novembre 2013
Codice: 9999984043336

Prezzo
€ 4,00