mercoledì 6 novembre 2013

Paolo Takashi Nagai - Rettore della Facoltà di Radiologia dell'Università di Nagasaki, Giappone (1908 - 1951) - Maria Midori Moryama

"Io ho ripreso il cammino della vita / Senza la mia donna cara. / Le mie lacrime amare / Cadono sui grani del suo Rosario. / Io ascolto le campane di Nagasaki / Che mi consolano come un amico".

Biografia
  • 1908, 3 febbraio - Takashi Nagai  nasce a  Izumi, nei pressi di Hiroshima da una famiglia benestante. Il padre, Naburo che significa Tranquillo, medico e la madre, Tsune, che significa Costanza, sono uniti da un amore profondo e da un grande rispetto reciproco.
  • 1920,  - Come da tradizione familiare, Takashi, a 12 anni,  viene mandato a studiare lontano da casa, così da imparare a vivere senza la presenza costante dei genitori ed acquisire  lo spirito di sacrificio personale, elemento fondamentale della cultura tradizionale giapponese. 
  • 1928, - Dopo le scuole superiori si iscrive alla Facoltà di Medicina a Nagasaki.  Abbandona la religione in cui era nato e cresciuto, lo shintoismo, e diviene ateo e materialista a causa della visione della vita in cui si trova immerso in Università. Takashi stesso racconterà il suo pensiero di quell'epoca: "...Mi convinsi che nella materia che compone gli organismi dell'individuo non c'è niente di divino. Con la morte si decompone tutto e ogni elemento ritorna al suo stato primitivo. La vita umana esiste fino alla tomba." Takashi diviene indifferente a tutto, conserva solamente un grande rispetto e una grande venerazione  per la sua patria, il Giappone.
  • 1930, 29 marzo - Muore sua madre, colpita da emorragia cerebrale. Takashi è profondamente colpito dallo sguardo della madre morente e percepisce che la madre continua a vivere anche oltre la morte fisica. Takashi, da questo momento,  sa che esiste veramente l'anima. Takashi riprende la lettura dei Pensieri di Blaise Pascal, iniziata su consiglio di un suo insegnante credente. Riflette sul fatto che il grande scienziato e pensatore francese, era arrivato a Dio pensando. Si rende conto che la Fede non è un rifugio per ignoranti, anzi, è proprio il contrario! Dopo il funerale dell'amata mamma torna a Nagasaki e un Pensiero di Pascal gli risuona dentro: "Il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce: lo vediamo in mille cose." e ancora: "Il cuore e non la ragione sente Dio. E questa è la Fede: Dio sensibile al cuore e non alla ragione." Prosegue la lettura: "Non soltanto conosciamo Dio unicamente per mezzo di Gesù Cristo, ma conosciamo noi stessi unicamente per mezzo di Gesù Cristo. Fuori di Gesù Cristo, noi non sappiamo che cosa sia la nostra vita o la nostra morte,non sappiamo chi è Dio e chi siamo noi stessi." Takashi, a questo punto grida, nel silenzio della sua stanza: "Questo è troppo! Ma chi è Gesù Cristo?". Takashi ancora non lo sa, ma Gesù Cristo ha bussato alla porta della sua vita. 
  • 1931 - Takashi riprende gli studi e alloggia, come studente, presso una famiglia cristiana di Urakami, periferia di Nagasaki. Ad Urakami vive una piccola e fervente comunità cristiana di cui fa parte la famiglia che lo ospita, la famiglia Moryama. La preghiera accompagna la vita quotidiana di questa umile famiglia, dedita al lavoro nei campi. Takashi studia con grande impegno, ma viene colpito dalla meningite. La famiglia Moryama si prodiga nell'assisterlo, ma la triste conseguenza della malattia è la sordità ad un orecchio, menomazione pregiudizievole all'attività di un medico.
  • 1932 - Takashi accetta l'incarico presso il primo Istituto di Radiologia dell'Università di Nagasaki. Per quell'incarico non è necessario l'udito, ma il rischio delle radiazioni è molto alto e ancora non ben conosciuto.
  • 1932 - Natale - Takashi partecipa nella cattedrale di Urakami alla Santa Messa di mezzanotte, invitato da papà Moryama. All'inizio è scettico, ma poi si lascia coinvolgere dalla grande emozione, dall'amore che sente in quella cattedrale, gremita da cinquemila persone. Anche nella sua anima penetra la grande gioia del Natale di Nostro Signore. La notte seguente, Midori, la giovane figlia di Moryama, che fa la maestra, è colpita da una crisi di appendicite acuta. Takashi fa una veloce diagnosi, avverte il chirurgo dell'ospedale e porta Midori tra le sue braccia in ospedale, sotto la neve. L'operazione è riuscita; Midori è sana e salva. Midori, riconoscente e commossa prepara un maglione di lana  da regalare al giovane dottore.
  • 1933,  gennaio - Guerra Giappone-Cina. Takashi è chiamato alle armi. Prima della partenza riceve il saluto commosso della famiglia Moryama,  soprattutto quello di Midori che gli promette di pregare ogni giorno la Madonna affinchè lo protegga e non permetta che il giovane muoia prima di diventare cristiano. La vita militare, la guerra lo colpiscono e lo segnano profondamente. Riceve in regalo da Midori il Catechismo cattolico. Takashi sente sempre più profondamente il fascino del cristianesimo e di Gesù Cristo. Comincia a pregare e sa che Gesù è ormai il centro della sua vita. Takashi decide di diventare cristiano, ma deve affrontare il padre, contrario alla sua scelta, scelta che l'avrebbe escluso da qualsiasi carriera in campo medico. E' a questo punto che Takashi apre nuovamente il libro dei Pensieri di Pascal e legge: "C'è abbastanza luce per coloro che vogliono vedere, ma c'è abbastanza buio per coloro che non vogliono vedere". La sua risposta a queste parole del grande pensatore è: "Io voglio vedere! E la luce è Gesù! Voglio essere battezzato".
  • 1934, 9 giugno - Takashi, all'età di ventisei anni, riceve il santo battesimo e prende il nome di Paolo, in ricordo del santo martire giapponese Paolo Miki.
  • 1934, agosto - Maria Midori Moryama e Paolo Takashi Nagai si sposano nella cattedrale di Urakami durante la prima messa del mattino. Paolo Takashi diventa membro della Società San Vincenzo de' Paoli. Da questa felice unione nascono quattro figli:  un bambino, Makoto (3 aprile 1935) e tre bambine, Ikuko (7 luglio1937 – 1939), Sasano che muore poco dopo la  nascita, e Kayano (nata nel 1941).
  • 1934, dicembre - Paolo Takashi riceve il sacramento della Cresima.
  • 1935 - Paolo Takashi incontra più volte, in questi anni Padre Massimiliano Kolbe che ha fondato un monastero nei sobborghi di Nagasaki.
  • 1937 - Guerra Giappone-Cina. Paolo Takashi è chiamato alle armi in Cina come medico-chirurgo. Per tre anni si dedica senza risparmiarsi ai feriti e ai moribondi e assiste anche ad inaspettati atti di bontà e generosità da parte dei soldati. Questa esperienza gli farà affermare in seguito: "Nel fondo dell'uomo resta sempre una riserva di bontà: peccato che spesso venga sommersa dalla cattiveria".
  • 1940 - Paolo Takashi torna finalmente in Giappone. Nel frattempo sono morti il padre, il suocero e la piccola figlia Ikuko.  Riprende il lavoro all'ospedale in radiologia e, a causa della penuria di materiale, si espone pericolosamente alle radiazioni. 
  • 1945,  giugno - Paolo Takashi, da tempo sofferente, si fa un esame e l'autodiagnosi: leucemia. La sera stessa confida alla sua dolce Midori la terribile verità. Insieme piangono,  pregano e si affidano alla Madonna davanti alla  statuetta della Vergine nella loro casa, ricordando che, già nel giorno del loro matrimonio, avevano deciso di dedicare sé stessi e la loro vita a Dio. "Soltanto l'amore conta, soltanto l'amore resta".
  • 1945, 6 agosto - Si diffonde la notizia che una terribile bomba è stata sganciata su Hiroshima. Non si sa che tipo di bomba sia, ma la distruzione è incalcolabile, 80.ooo persone morte all'istante, centinaia di migliaia in seguito. I due sposi decidono di allontanare i figli da Nagasaki affidandoli alla madre di Midori. L'8 agosto, Maria Midori  e Paolo Takashi si salutano la mattina, prima che Paolo Takashi vada al lavoro. Sarà l'ultima volta.
  • 1945, 9 agosto alle ore 11,oo un B29 americano vola alto su Nakasaki. Ha un preciso incarico: dirigersi verso l'aerea urbana e sganciare la bomba atomica. Viene impartito l'ordine e in un solo istante periscono 44.ooo persone, altre migliaia in seguito. Il comandante Charles W. Sweeney, al ritorno dalla missione a Nagasaki è accolto come un eroe ed ottiene subito una promozione, divenendo così il più giovane generale dell'Aeronautica statunitense. Continua la carriera militare con tutti gli onori e raccoglie le sue memorie in un libro intitolato "La fine della guerra. Il racconto di un testimone dell'ultima missione atomica d'America". Sweeney, non ha mai nascosto  la sua profonda convinzione di sentirsi un salvatore della Patria. In tutte le interviste rilasciate e negli interventi ai convegni ha sempre difeso strenuamente il bombardamento statunitense con ordigni nucleari sulle due città del Giappone, non ha mai manifestato di provare rimorso, non ha mai pronunciato una sola parola per chiedere perdono ai parenti delle vittime di Nagasaki. Esattamente come i nazisti durante il processo di Norimberga, ha sempre ripetuto che aveva solo obbedito agli ordini dei suoi superiori.. E' morto al Massachusetts General Hospital di Boston  ad 84 anni. I superstiti di Nagasaki sono come larve che si aggirano per la città distrutta con la pelle ustionata e a brandelli, con i capelli bruciati, assetati e disperati. La cattedrale di Urakami dista solo 500 metri dal punto di detonazione ed è ridotta in un istante ad un cumulo di macerie. Gli alberi intorno sono strappati dalle radici, l'erba è sparita. Le persone non hanno più nulla di umano, sono mostri. I pochi superstiti diranno: "Abbiamo visto l'inferno con i nostri occhi". Nell'ospedale dove lavora Paolo Takashi, muore all'istante l'80% dei medici e dei pazienti. Paolo si salva, nonostante una grave ferita, perchè il reparto dei raggi X aveva il massimo della protezione. Paolo torna a casa e trova solo cenere. In mezzo alla cenere individua delle ossa bruciacchiate e un pezzo fuso della Corona del Santo Rosario. Midori è morta probabilmente mentre pregava. Paolo Takashi, commosso piange sulle ceneri della sua amata Midori. Ripensa a quando la sua sposa gli diceva: "Io ti amo per questo: perchè vivi la carità come ci ha insegnato Gesù". Paolo Takashi raccoglie in un secchio deformato dal calore le reliquie della sua Midori e si avvia verso ciò che rimane del cimitero di Nagasaki. Queste le parole che sussurra alla sua sposa nel tragitto:"Midori, amata Midori! Quel che mi resta lo spenderò per fare ancora del bene: in ricordo di te, per amore di te... che mi hai portato all'amore di Cristo".

Nel buio brillano le stelle
 di Angelo Comastri

Le campane di Nagasaki


  • Paolo Takashi Nagai vive gli ultimi anni della sua vita dedicandosi alla carità e ad ogni opera in favore della pace. Contribuisce alla ricostruzione di Nagasaki devolvendo all'amata città i guadagni ricavati dalla vendita dei suoi libri divenuti veri e propri best-sellers. Il più famoso è quasi sicuramente Le campane di Nagasaki a cui è ispirato l'omonimo film. E' consapevole che gli resta poco da vivere e si dispiace per i due giovani figli adolescenti che già hanno peso la madre. Scrive per loro un libro testamento intitolato Lasciando questi ragazzi.
  • 1947,  Primavera - continua a scrivere libri e a ricevere persone, ma non si alza più dal letto. La sua consolazione è la preghiera rivolta al Crocifisso posto di fronte al letto. 
  • 1949, 23 dicembre - Nagai viene dichiarato eroe nazionale. Tantissimi i riconoscimenti dal Giappone e dall'estero. A tutti risponde: "La luna sarebbe buia senza la luce del sole. Il sole è Gesù; io rifletto soltanto un po' della sua luce. Voi lo sapete che non mi illudo su me stesso. Senza Dio, io sarei soltanto un servo inutile".
  • 1951, 30 aprile - Si aggrava, non vuole mangiare nulla per poter ricevere la Santa Comunione. Le sue ultime parole, rivolte ai familiari sono: "Gesù, Maria, Giuseppe", "Nelle Vostre mani affido il mio spirito" e "Pregate, per favore, pregate". Paolo Takashi ha raggiunto la sua Midori in cielo.
Bibliografia (tratta da Wikipedia)

  • "Le campane di Nagasaki" (長崎の鐘 Nagasaki no Kane)
  • "Ricordi della desolaziona atomica" (原子野録音 Genshino Rokuon)
  • "Per quello che non è passato via" (亡びぬものを Horobinu Mono O)
  • "La corona del Rosario" (ロザリオの鎖 Rozario no Kazari)
  • "Lasciando questi bambini" (この子を残して Kono Ko o Nokoshite)
  • "Il fiume della vita" (生命の河 Seimei no Kawa)
  • "La collina fiorita" (花咲く丘 Hana Saku Oka)
  • "Il mio prezioso bambino" (いとし子よ Itoshi Ko Yo)
  • "Otometōge" (乙女峠)
  • "Varie da Nyokodō" (如己堂随筆 Nyokodō Zuihitsu)
  • "Medico del villaggio" (村医 Son-i)
  • "Torre dalla pace" (平和塔 Heiwa no Tō)
  • "Fiori di Nagasaki" (長崎の花 "Nagasaki no Hana")

Io ho ripreso il cammino della vita / Senza la mia donna cara. / Le mie lacrime amare / Cadono sui grani del suo Rosario. / Io ascolto le campane di Nagasaki / Che mi consolano come un amico.

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