- 1920, 13 maggio - Miroslav (detto Miro) nasce a Čabrunići (Zabroni, a sud della penisola dell'Istria, che dal 1918 al 1945 è stata terra italiana mentre ora è terra di Croazia (ex Jugoslavia) nella parrocchia di Svetvinčenat (Sanvincenti) da Michele (Miho) e Lucija Butković. Ha quattro fratelli: Maria, Lucija, Zora e Beppo.
- 1920, 23 maggio - Viene battezzato nella chiesa parrocchiale di Roveria (ora Jursici).
- 1926-1930 - Frequenta le scuole elementari a Jursici, sotto la guida di un sacerdote ricco di zelo, Ivan Pavić.
- 1930 Miroslav continua a studiare in seminario a Gorizia.
- 1931-1938 - Studia nel seminario interdiocesano di Capodistria (cinque anni di ginnasio e tre di liceo).
- 1939 - Sostiene l'esame di maturità.
- 1939, autunno - Il vescovo di Pola lo invia a Roma affinchè vi compia gli studi teologici nel Seminario Francese. Frequenta in seguito il terzo anno di Filosofia all’Università Gregoriana.
- 1942, 8 dicembre - Partecipa, nella Basilica di San Pietro, alla consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria fatta da Pio XII.
- 1943 - Consegue il baccalaureato in filosofia.
- 1943, 11 aprile - Miroslav, tornato in Istria, riceve l’ordinazione sacerdotale nella chiesa parrocchiale di Sanvincenti. Egli annota nel suo diario: «Mia mamma, mio padre e i miei fratelli piangevano, ed avevano ragione di piangere: il loro figlio moriva, cessava di appartenere a loro e cominciava ad essere proprietà di Dio». Come motto sceglie le parole del Padre Nostro: "Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà".
- 1943, 26 aprile - Miro celebra la sua prima messa presso la chiesa parrocchiale dedicata all'Annunciazione.
- 1943, autunno - Diviene parroco di Mompaderno (Baderna). La situazione parrocchiale è disastrosa: in una lettera datata 20 novembre denuncia che solo una ventina di persone frequenta la messa domenicale a fronte di una parrocchia di 1500 anime. Ci sono ventenni che ancora non hanno ricevuto la Prima Comunione. L'ignoranza della Fede è profonda. Preso dallo sconforto, decide di andarsene, ma poi obbedisce al suo vescovo, rimane e comincia ad andare di casa in casa a visitare le famiglie, ad esortarle a tornare alla pratica dei sacramenti. E' un tempo pieno di odio, ma Miroslav dimostra un vero amore per la patria, senza compromettere la coerenza del sacerdote cattolico. In ogni uomo vede l'immagine di Dio: "Io sono un sacerdote cattolico e amministrerò i santi Sacramenti a tutti coloro che me li richiederanno: ai croati, ai tedeschi, agli italiani.
Nemmeno le condizioni politiche sono incoraggianti: Tito ha appena preso il potere e la Chiesa in Istria deve affrontare una persecuzione senza precedenti. Con l’aiuto del Vescovo, provvede a salvare la vita di parecchi fedeli. - 1944, Natale - Nell'omelia, Miroslav pronuncia queste parole: «Non ho paura di nulla perché so di fare in tutto il mio dovere, e sono tranquillo di fronte a Dio e di fronte agli uomini. Sappiate che io conserverò sempre la mia fede e la mia onestà, che non tradirò per nessuna cosa al mondo; senza paura dirò a ciascuno quello che e giusto. Mi atterrò sempre a questi principi che sono i principi di Cristo. La sua strada sarà anche la mia strada».
- 1945, autunno - E' nominato parroco a Canfanaro. Insegna religione a scuola ai giovani, introduce la devozione ai Cuori di Gesù e di Maria, organizza attività di beneficenza. E' attaccato dagli oppositori della religione, ma lui non vuole fuggire in Italia: ". Se mi uccidono, mi uccideranno per Dio e la religione".1946, autunno - Diviene insegnante in seminario a Pisino e si dedica alla formazione dei seminaristi.
- 1947, marzo - Ricolloca nell’atrio del Seminario un grande Crocifisso che era stato sacrilegamente rimosso.
- 1947, agosto - Accompagna il delegato della Santa Sede per l'amministrazione della Cresima a Buzet e nelle parrocchie vicine.
- 1947, 23 agosto - Un drappello di militanti comunisti irrompe nella chiesa parrocchiale di Pinguente per impedire il rito della Confermazione: Miroslav, si pone davanti al Tabernacolo: per oltraggiare il Santissimo Sacramento hanno una sola possibilità: passare sul suo cadavere. I cresimandi vengono derisi e boicottati dai militanti comunisti che allestiscono anche blocchi stradali per impedire che sia amministrato il Sacramento.
- 1947, 24 agosto - Terminata la Messa, don Miroslav si dirige con
monsignor Ukmar e il parroco, don Stefan Cek, verso la casa parrocchiale, dopo aver
cresimato sette ragazzi e ragazze arrivati per ultimi a causa dei blocchi
stradali. Circa verso le undici, alcuni uomini entrano in casa: prendono a
bastonate il giovane sacerdote e lo scagliano a terra, contro la porta, poi
lo finiscono con colpi di coltello alla gola. Mentre viene così maltrattato, riesce ad esclamare due volte: «Gesù, accogli la mia anima». Il delegato
della Santa Sede, invece, tenta di rifugiarsi in un’altra stanza, ma viene picchiato e lasciato nel proprio sangue perché creduto morto (ma sopravvive e potè in seguito raccontare dettagliatamente lo svolgersi dei fatti), mentre il parroco sfugge all’aggressione perché sua madre lo nasconde in un sottoscala. Il Dipartimento
di Sicurezza Nazionale (OZNA), ossia la polizia politica di Tito, tenta di far
rilasciare ad alcuni medici una dichiarazione secondo la quale il sacerdote
ucciso era invece morto per arresto cardiaco, ma essi si rifiutarono di farlo.
Le autorità civili impongono di seppellire i suoi resti a Lanischie. - 1958- Le spoglie di Miroslav vengono trasferite a Sanvincenti, a una condizione: la lastra tombale non deve portare scritto alcun nome. Sulla prima lapide, di conseguenza, viene incisa semplicemente la parola “presbyterum”, “sacerdote”.
- 1987, 24 agosto - A quarant’anni
dal martirio, gli viene resa giustizia: infatti, viene posta
una nuova iscrizione con il nome e le circostanze della morte del sacerdote.
La prima tomba di don Miroslav, quindi, fu presso il cimitero di Sanvincenti, davanti all’entrata principale della chiesetta dedicata a san Vincenzo Martire, l’antica parrocchiale. - 1992, 10 agosto - viene avviato presso la Diocesi di Parenzo e Pola il processo informativo diocesano sul martirio
- 2003 - Avviene la traslazione della salma, a Sanvincenti, all’interno della chiesa dell’Annunciazione, sulla parete laterale destra, verso l’ingresso principale.
- 2012, 20 dicembre - Papa Benedetto XVI firma il decreto per la beatificazione nel quale si riconosce il martirio di don Miroslav ucciso in odio alla fede.
- 2013, 28 settembre - Si celebra solennemente nell'arena di Pula, in Croazia, la beatificazione di don Miroslav Bulešić alla presenza del cardinale Angelo Amato in rappresentanza di Papa Francesco e con un grande concorso di folla.
tu hai dato al tuo popolo
un pastore zelante e un intrepido martire.
Per sua intercessione,
donaci la forza della fede
e la costanza nelle difficoltà della vita
e fa che ci impegniamo con risolutezza
alla crescita e all'unità della Chiesa.
In nome di Cristo nostro Signore.
Amen
Concedimi per intercessione del Beato Miroslav
la grazia di ...
Padre nostro
Ave Maria
Gloria al Padre
La festa si celebra il 24 agosto
Bibliografia e fonti
SANTI E BEATI
CHIESA CATTOLICA
http://miroslavbulesic.hr/
WIKIPEDIA
Provincia Francescana di Istria e Dalmazia
La festa si celebra il 24 agosto
Bibliografia e fonti
CHIESA CATTOLICA
http://miroslavbulesic.hr/
WIKIPEDIA
Provincia Francescana di Istria e Dalmazia
Titolo: Miroslav Bulešić
Autore: cardinale Josip Bozanic
Anno di pubblicazione: Zagabria, 2008
Nessun commento:
Posta un commento