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sabato 4 gennaio 2014

Beato Miroslav Bulešić, il parroco martire - Zabroni (Istria) 1920 - Lanišće (Croazia) 1947

Biografia


  • 1920, 13 maggio - Miroslav (detto Miro) nasce a Čabrunići (Zabroni, a sud della penisola dell'Istria, che dal 1918 al 1945 è stata terra italiana mentre ora è terra di Croazia (ex Jugoslavia) nella parrocchia di Svetvinčenat (Sanvincenti) da Michele (Miho) e Lucija Butković. Ha quattro fratelli: Maria, Lucija, Zora e Beppo. 
  • 1920, 23 maggio - Viene battezzato nella chiesa parrocchiale di Roveria (ora Jursici).
  • 1926-1930 - Frequenta le scuole elementari a Jursici, sotto la guida di un sacerdote ricco di zelo, Ivan Pavić.




  • 1930  Miroslav continua a studiare in seminario a Gorizia.
  • 1931-1938 - Studia nel seminario interdiocesano di Capodistria (cinque anni di ginnasio e tre di liceo).  
  • 1939 - Sostiene l'esame di maturità.
  • 1939, autunno - Il vescovo di Pola lo invia a Roma affinchè vi compia gli studi teologici nel Seminario Francese. Frequenta in seguito il terzo anno di Filosofia all’Università Gregoriana.




  • 1942, 8 dicembre - Partecipa, nella Basilica di San Pietro, alla consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria  fatta da Pio XII.
  • 1943 - Consegue il baccalaureato in filosofia.
  • 1943, 11 aprile - Miroslav, tornato in Istria, riceve l’ordinazione sacerdotale nella chiesa parrocchiale di Sanvincenti. Egli annota nel suo diario: «Mia mamma, mio padre e i miei fratelli piangevano, ed avevano ragione di piangere: il loro figlio moriva, cessava di appartenere a loro e cominciava ad essere proprietà di Dio». Come motto sceglie le parole del Padre Nostro: "Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà".
  • 1943, 26 aprile - Miro celebra la sua prima messa presso la chiesa parrocchiale dedicata all'Annunciazione.
  • 1943, autunno - Diviene parroco di Mompaderno (Baderna). La situazione parrocchiale è disastrosa: in una lettera datata 20 novembre denuncia che solo una ventina di persone frequenta la messa domenicale a fronte di una parrocchia di 1500 anime. Ci sono ventenni che ancora non hanno ricevuto la Prima Comunione. L'ignoranza della Fede è profonda. Preso dallo sconforto, decide di andarsene, ma poi obbedisce al suo vescovo, rimane e comincia ad andare di casa in casa a visitare le famiglie, ad esortarle a tornare alla pratica dei sacramenti. E' un tempo pieno di odio, ma Miroslav dimostra un vero amore per la patria, senza compromettere la coerenza del sacerdote cattolico. In ogni uomo vede l'immagine di Dio:  "Io sono un sacerdote cattolico e amministrerò i santi Sacramenti a tutti coloro che me li richiederanno: ai croati, ai tedeschi, agli italiani.
    Nemmeno le condizioni politiche sono incoraggianti: Tito ha appena preso il potere e la Chiesa in Istria deve affrontare una persecuzione senza precedenti. Con l’aiuto del Vescovo, provvede a salvare la vita di  parecchi fedeli.
  • 1944, Natale - Nell'omelia, Miroslav pronuncia queste parole:  «Non ho paura di nulla perché so di fare in tutto il mio dovere, e sono tranquillo di fronte a Dio e di fronte agli uomini. Sappiate che io conserverò sempre la mia fede e la mia onestà, che non tradirò per nessuna cosa al mondo; senza paura dirò a ciascuno quello che e giusto. Mi atterrò sempre a questi principi che sono i principi di Cristo. La sua strada sarà anche la mia strada».
  • 1945, autunno -  E' nominato parroco a Canfanaro. Insegna religione a scuola ai giovani, introduce  la devozione ai Cuori di Gesù e di Maria, organizza attività di beneficenza. E' attaccato dagli oppositori della religione, ma lui non vuole fuggire in Italia: ". Se mi uccidono, mi uccideranno per Dio e la religione".
    1946, autunno - Diviene insegnante in seminario a Pisino e si dedica alla formazione dei seminaristi.
  • 1947, marzo -  Ricolloca nell’atrio del Seminario un grande Crocifisso che era stato sacrilegamente rimosso.
  • 1947, agosto - Accompagna il delegato della Santa Sede per l'amministrazione della Cresima a Buzet e nelle parrocchie vicine. 
  • 1947, 23 agosto -  Un drappello di militanti comunisti irrompe nella chiesa parrocchiale di Pinguente per impedire il rito della Confermazione: Miroslav,  si pone davanti al Tabernacolo:  per oltraggiare il Santissimo Sacramento hanno una sola possibilità:  passare sul suo cadavere. I cresimandi vengono derisi e boicottati dai militanti comunisti che allestiscono anche blocchi stradali per impedire che sia amministrato il Sacramento.
  • 1947, 24 agosto - Terminata la Messa, don Miroslav si dirige con monsignor Ukmar e il parroco, don Stefan Cek, verso la casa parrocchiale, dopo aver cresimato sette ragazzi e ragazze arrivati per ultimi a causa dei blocchi stradali. Circa verso le undici, alcuni uomini entrano in casa: prendono a bastonate il giovane sacerdote e lo scagliano a terra, contro la porta, poi lo finiscono con colpi di coltello alla gola. Mentre viene così maltrattato, riesce ad esclamare  due volte: «Gesù, accogli la mia anima». Il delegato della Santa Sede, invece, tenta di rifugiarsi in un’altra stanza, ma viene picchiato e lasciato nel proprio sangue perché creduto morto (ma sopravvive e potè in seguito raccontare dettagliatamente lo svolgersi dei fatti), mentre il parroco sfugge all’aggressione perché sua madre lo nasconde in un sottoscala. Il Dipartimento di Sicurezza Nazionale (OZNA), ossia la polizia politica di Tito, tenta di far rilasciare ad alcuni medici una dichiarazione secondo la quale il sacerdote ucciso era invece morto per arresto cardiaco, ma essi si rifiutarono di farlo.
    Le autorità civili impongono di seppellire i suoi resti a Lanischie.
  • 1958-  Le spoglie di Miroslav vengono trasferite a Sanvincenti, a una condizione: la lastra tombale non deve portare scritto alcun nome. Sulla prima lapide, di conseguenza, viene incisa semplicemente la parola “presbyterum”, “sacerdote”
  • 1987, 24 agosto - A quarant’anni dal martirio, gli viene resa giustizia: infatti, viene posta una nuova iscrizione con il nome e le circostanze della morte del sacerdote.
    La prima tomba di don Miroslav, quindi, fu presso il cimitero di Sanvincenti, davanti all’entrata principale della chiesetta dedicata a san Vincenzo Martire, l’antica parrocchiale. 
  • 1992, 10 agosto -  viene avviato presso la Diocesi di Parenzo e Pola il processo informativo diocesano sul martirio
  • 2003 - Avviene la traslazione della salma, a Sanvincenti,  all’interno della chiesa dell’Annunciazione, sulla parete laterale destra, verso l’ingresso principale.
  • 2012, 20 dicembre - Papa Benedetto XVI firma il decreto per la beatificazione nel quale si riconosce il martirio di don Miroslav ucciso in odio alla fede.




  • 2013, 28 settembre - Si celebra solennemente nell'arena di Pula, in Croazia, la beatificazione di don   Miroslav Bulešić alla presenza del cardinale Angelo Amato in rappresentanza di Papa Francesco e con un grande concorso di folla.

    Preghiera al Beato Miroslav Bulešić
     Signore,  Padre nostro celeste ,
                                                    tramite il sacerdote Miroslav Bulešić,
tu hai dato al tuo popolo

un pastore zelante e un intrepido martire.

Per sua intercessione,

donaci la forza della fede

e la costanza nelle difficoltà della vita

e fa che ci impegniamo con risolutezza

alla crescita e all'unità della Chiesa.

In nome di Cristo nostro Signore.

Amen



Concedimi per intercessione del Beato Miroslav

la grazia di ...



Padre nostro

Ave Maria

Gloria al Padre

La festa si celebra il 24 agosto


Bibliografia e fonti




SANTI E BEATI
CHIESA CATTOLICA
http://miroslavbulesic.hr/
WIKIPEDIA
Provincia Francescana di Istria e Dalmazia



Titolo: Miroslav Bulešić 
Autore: cardinale Josip Bozanic
Anno di pubblicazione: Zagabria, 2008




















SULLA TUA PAROLA GENNAIO FEBBRAIO 2014
Editore: 
Data di pubblicazione: Novembre 2013
Codice: 9999984043336

Prezzo
€ 4,00

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