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domenica 19 maggio 2013

Padre Agostino Gemelli OFM - Fondatore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore (1878-1959)

Biografia
  • 1878, 18 gennaio - Agostino Gemelli, al secolo Edoardo Gemelli,  nasce a Milano in via Cappellari 4  in una famiglia della buona borghesia. I genitori, Innocente e Caterina Bertani benché si fossero sposati in Duomo il 6 giugno 1876, per consuetudine, anche con rito religioso e facessero battezzare e cresimare i figli, Edoardo e Luigi,  non erano cattolici praticanti. Il padre, pur venendo da una famiglia molto religiosa di Calvairate, comune della periferia milanese, che aveva lasciato per gestire un rinomato caffè nel centro cittadino, era anticlericale e iscritto alla massoneria, e ugualmente non osservante era la moglie, parente del garibaldino e deputato radicale Agostino Bertani. Edoardo (poi Agostino) cresce in un ambiente familiare che rispecchiava il clima piuttosto agnostico della borghesia dell'epoca e riceve la prima educazione religiosa da una maestra delle elementari.
  • 1878, 21 gennaio - E' portato dai padrini Sig. Edoardo Santagostini e Sig.ra Teresa Bertani nel Battistero della Parrocchia di S. Satiro dove il coaudiutore Don Agostino De Ambrosis lo battezza e gli impone i nomi di Edoardo-Francesco-Angelo.
  • 1886, 16 giugno - Nella Cappella dell'Arcivescovado viene cresimato da S. Ecc. Mons. Luigi Calabiana, Arcivescovo di Milano.

  •  1888 - Terminata l'istruzione primaria, frequenta il liceo-ginnasio Parini come alunno interno del Collegio militarizzato Longoni, passato dai barnabiti allo Stato per le leggi del 1866. Nel collegio vige una disciplina severa, quasi militaresca, e Agostino si distingue per l'insofferenza al regolamento e per l'abbandono totale della pratica religiosa. 
  • 1896 - Finito il liceo  si iscrive alla facoltà di medicina dell'Università di Pavia. Presentatosi al concorso per un posto gratuito al Collegio Ghislieri, riesce a esservi ammesso solo nel '98; 
  • 1897, 1° maggio - Partecipa a una conferenza di E. Ferri e si converte al socialismo. Inizia a collaborare con il giornale La Plebe. E' alunno di Camillo Emilio Golgi, ordinario di patologia generale e Premio Nobel per la medicina  nel 1906 e aderisce al metodo positivistico e al materialismo professati dal maestro che era, comunque, un reazionario.
  • 1898, 5 maggio - Partecipa a una manifestazione pavese contro il governo ed è (a quanto pare) ferito da una sassata. Accanto a lui, cade ucciso Muzio Mussi, figlio del noto deputato radicale.
  • 1902 -  viene espulso dal Ghislieri per indisciplina - "recidivo per mancanze gravi", senza che se ne sappia altro (Cosmacini, p. 35) -, quasi alla vigilia della laurea. Ammesso dal Golgi a frequentare il suo laboratorio, al quarto anno pubblica già il primo lavoro scientifico (Contributo alla conoscenza della struttura della ghiandola pituitaria nei mammiferi, in Boll. della Società medico-chirurgica di Pavia, 1900, n. 4, pp. 231-240). Quando, da parte socialista e radicale, si apre  una vivace polemica contro Golgi,  Agostino prende le difese del maestro. Contestato per questo dai compagni di fede del Ghislieri, comincia ad allontanarsi dal partito finché non è espulso dal circolo socialista. In questi anni Agostino  è in amicizia, benché in continua polemica per la diversità delle loro idee, con un collega di facoltà alunno del Borromeo e già suo compagno di liceo, Ludovico Necchi e, tramite lui, incontra gli universitari del Circolo Severino Boezio della Federazione universitaria cattolica italiana (FUCI), con i quali ingaggia vivaci contraddittori. In tali occasioni conosce anche alcuni sacerdoti di distinta scienza, come F. Rodolfi, professore di scienze naturali nel seminario di Pavia, e il matematico e astronomo P. Maffi, poi arcivescovo di Pisa e cardinale, il quale dirige la Riv. di fisica, matematica e scienze naturali, ove Gemelli pubblicherà  più tardi alcuni suoi studi: queste frequentazioni finiscono con l'avere una notevole influenza su di lui, cominciando a mettere in crisi l'anticlericalismo volterriano-giacobino dei primi anni universitari e la sua fede materialista.
  • 1902, 9 luglio - Si laurea con una tesi, Note sull'embriologia e sull'anatomia dell'ipofisi, che gli ottiene il massimo dei voti, la pubblicazione di una parte del lavoro nel Boll. della Società medico-chirurgica di Pavia (1903, n. 3, pp. 177-222), l'assegnazione del premio Polli, consistente in un microscopio Harnack,  e la nomina ad assistente del Golgi, lasciando presagire una brillante carriera. In attesa di svolgere il servizio di leva si iscrive come praticante presso l'ospedale Maggiore, compiendovi un tirocinio di tre mesi durante il quale prepara sei lavori scientifici. 
  • 1902, 1° novembre  -  rinuncia a frequentare la Scuola di sanità militare di Firenze per allievi ufficiali per rimanere vicino all'università. Inizia l'anno del cosiddetto volontariato come soldato di sanità nell'ospedale militare di Milano, che aveva sede nell'ex monastero benedettino di piazza S. Ambrogio. Qui trova ancora l'amico Ludovico Necchi ed è per suo tramite che prende a frequentare un giovane sacerdote, Giandomenico Pini, ex avvocato, autore di scritti sul Sacro Cuore e allora catalogatore alla Biblioteca Ambrosiana, che aveva conosciuto a Pavia.
  • 1903, aprile -  Già in crisi per i ricordati incontri pavesi, attraverso questi colloqui e le conversazioni con alcuni giovani francescani suoi compagni di servizio militare (Arcangelo Mazzotti, Ilario Manenti e Aquilino Duranti),  riprende la pratica religiosa. Di Padre Arcangelo Mazzotti, divenuto in seguito Arcivescovo di Sassari, Padre Gemelli dirà: "Io debbo rendere questa pubblica testimonianza: di aver conosciuto il cristianesimo attraverso un uomo, non di averlo imparato sui libri".
  • 1903, 13 maggio - Scrive una lettera inedita a don Pini che è una precisa testimonianza della nascita della sua vocazione religiosa.(Biblioteca apost. Vaticana, Carte Pini). Contemporanea è anche la decisione di farsi francescano, benché gli amici Necchi e Pini pensassero piuttosto a un suo ingresso fra i gesuiti o i domenicani. I genitori, ai quali comunica la sua risoluzione, si mostrano nettamente contrari; Il padre consegna al Corriere della sera la lettera con la quale il figlio comunicava la sua decisione. Ne nascono una campagna giornalistica e un dibattito spiegabili con le polemiche del tempo sulla compatibilità fede-scienza e nel conflitto storico Chiesa-cultura moderna.
  • 1903, 17 luglio - Aderisce al Terzo Ordine Francescano (oggi Ordine Francescano Secolare).
  • 1903, 16 novembre - Non rientra in famiglia dopo l'anno di volontariato ed entra nel convento francescano di Rezzato presso Brescia e chiede di essere ammesso all'Ordine. Pochi giorni dopo avviene il vano tentativo, da parte dei genitori e di due psichiatri, di strapparlo al convento come alienato mentale.
  • 1903, 23 novembre - Riceve l'abito serafico dalle mani del Ministro Provinciale Padre Lodovico Antomelli ed inizia il noviziato per lo stato clericale con il nome di Fr. Agostino.
  • 1904, 23 dicembre - E' ammesso alla Professione semplice da Padre Antomelli. Passa allo Studentato di Longo per lo studio della filosofia scolastica.
  • 1905, 17 giugno - Viene ammesso alla Tonsura e agli Ordini Minori che riceve nel Duomo di Lecco. In seguito viene trasferito, per gli studi teologici, a Rezzato e quindi nello Studentato di S. Antonio in Milano. Qui la vita è così operosa e festosa nell'entusiasmo per l'ideale di San Francesco, che anche un uomo come Gemelli ne rimane colpito e conquistato. Si usava allora organizzare, all'interno della comunità, delle Accademie musico-letterarie per celebrare ricorrenze religiose o festeggiare onomastici di confratelli e, quasi in santa gara, ognuno sfoggiava le sue abilità. Anche il nostro giovane Dottore e Teologo, in una di quelle feste, si lascia tentare nientemeno che ...dalle Muse. Una rivista (1905) riporta questa inedita e curiosa notizia: "Fra Agostino Gemelli trasfuse tutta la dolcezza dell'anima sua in una graziosissima canzone petrarchesca che s'intitola: "Visione del B. Amedeo Menez, nella quale è perfettamente indovinato il concetto teologico dell'Immacolata Concezione di Maria Santissima." Si trattava di una manifestazione di comunità, tra giovani studenti di teologia, voluta non solo per celebrare il grande dogma mariano, ma anche destinata a dimostrare la loro preparazione dottrinale. Peccato che quella poesia "gemelliana" non ci sia dato di trovarla (notizie tratte dal testo "Santuario di S. Antonio di Padova a Milano a cura di Anacleto Mosconi e Gabriele della Patrona OFM).
  • 1907, Natale -Emette la Professione solenne nelle mani di Padre Ludovico Antomelli.

  • 1908, 14 marzo - Viene ordinato sacerdote dall'Arcivescovo di Milano, Carlo Andrea Ferrari.
  • 1908, 18 marzo - Celebra la prima messa solenne nel Santuario di S. Antonio di Padova a Milano in via Carlo Farini: gli è padrino il dott. Lodovico Necchi, ma sono assenti i genitori che non gli hanno ancora perdonato. Da questo anno e fino al 1914 frequenta università e laboratori italiani e stranieri. Risiede di famiglia nel Convento di S. Antonio a Milano in via Carlo Farini.
  • 1909 - Fonda la "Rivista di Filosofia Neoscolastica. 
  • 1910 - Libro "La lotta contro Lourdes". In questo libro espone le prove e i documenti che attestano l'inspiegabilità scientifica delle guarigioni.
  • 1911 - Si laurea in filosofia nell'Università di Lovanio.
  • 1914 - Fonda la rivista "Vita e Pensiero" con la quale sostiene un ritorno a posizioni teocentriche e neotomiste. Nel primo fascicolo, del 1° dic. 1914, vi pubblica l'editoriale Medioevalismo, una specie di manifesto destinato a suscitare un vivace dibattito.
    Egli vi sostiene l'esigenza di una cultura organica - di cui era stata esempio la cultura del Medioevo - contro la frammentarietà del sapere e contro il materialismo dell'uomo moderno, caratterizzato dal culto dell'energia e del fatto bruto; questo appello appare come una condanna dell'intera cultura moderna e un invito alla restaurazione di una cristianità medioevale. 
  •  1915-18 - Durante la prima guerra mondiale presta la sua opera al fronte come medico e sacerdote e fonda un laboratorio psicofisiologico presso il comando supremo dell'esercito, dove compie studi sulla psicologia dei soldati e, in modo particolare, degli aviatori.
  • 1918, settembre - A Varallo, promette al morente Prof. Giuseppe Toniolo di realizzare l'Università Cattolica.
  • 1919 -  Assieme ad Armida Barelli, fonda il ramo femminile dell'istituto dei "Missionari della Regalità di Cristo" primo istituto a porre in essere una consacrazione laicale; l'istituto si volge al servizio di alcune opere, tra cui l'Azione Cattolica e la nascita dell'Università Cattolica di Milano, ateneo per il quale, nonostante le difficoltà incontrate a causa del modello vicino a quello degli atenei statali, ottiene il riconoscimento pontificio. 
  • 1920, 12 ottobre - Il Cardinal Ferrari annuncia all'Arcidiocesi di Milano la fondazione dell'Università Cattolica del Sacro Cuore .
  • 1921, 7 dicembre -  Viene inaugurata l'Università Cattolica del Sacro Cuore. Inizia ad operare con due facoltà: Filosofia e Scienze sociali.  Ottiene il riconoscimento statale con il R.D. 2 ottobre 1924, n. 1661. Dell'Università Cattolica, Gemelli è Rettore fino alla morte, la amplia con le Facoltà di Giurisprudenza, Scienze Politiche, Lettere e Filosofia, Economia e Commercio, Magistero, nella sede di Milano, Agraria, nelle sede di Piacenza. Nell'Università, Gemelli costituisce un moderno istituto di psicologia nel quale si sviluppano avanzate ricerche su percezione, linguaggio, personalità, applicazioni della psicologia all'orientamento professionale e alla selezione del personale. 
  • 1928 - Insieme a Giorgio La Pira fonda il ramo maschile dei Missionari della Regalità di Cristo.
  • 1932, 30 ottobre - Viene inaugurata ufficialmente la nuova sede dell'Università Cattolica in P.zza S. Ambrogio.
  • 1933 -  Fonda il Collegio Augustinianum. 
  • 1937, 1° giugno  - E' nominato Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze,  carica che mantiene fino alla morte.   Egli la riordina per incarico di Pio XI chiamandovi a farne parte illustri scienziati di tutti i paesi senza distinzione di religione e di razza. 
  • 1940, 26 dicembre -  Mentre torna in automobile da Firenze, ha presso Anzola, sulla via Emilia, un grave incidente stradale: ricoverato all'ospedale Rizzoli di Bologna vi rimane due mesi fra la vita e la morte. Si riprende, ma per il dinamico e atletico Agostino essere costretto a camminare con le stampelle è un duro colpo, mentre la guida dell'università richiede energia e prudenza, specialmente dopo la proclamazione della Repubblica Sociale Italiana e la divisione dell'Italia in due. La guerra decima professori, laureati e studenti richiamati alle armi, fatti prigionieri o deportati; nei bombardamenti dell'agosto 1943 su Milano l'ateneo di piazza S. Ambrogio subisce gravissimi danni; Agostino dà subito inizio alla ricostruzione.
  • 1943, 15 agosto - I bombardamenti aerei colpiscono il Palazzo degli uffici, la sede del Rettorato, l'Aula degli Atti Accademici: l'edificio bramantesco è distrutto per un terzo, i danni sono ingenti.
  • 1946, 8 dicembre - Vengono benedetti i locali ricostruiti.
  • 1944 -  Pubblica La psicotecnica applicata alle industrie, contributo fondamentale alla moderna psicologia del lavoro: ambiente e lavoro, rapporto uomo-macchina, la fatica e la monotonia, motivazione ed incentivazione del personale, obiettivi e procedure di selezione, problemi psicologici legati alla disoccupazione, valorizzazione della soggettività delle risorse umane.
  • 1953 -  Al compimento del 75° anno d'età, viene nominato, con decreto del presidente della Repubblica, rettore a vita. Il centro della sua attività continuano ad essere tuttavia gli studi di psicologia: ne ampliò l'orizzonte a nuovi campi di ricerca imposti dai problemi aperti dal dopoguerra, dallo sviluppo industriale seguito alla ricostruzione e dai cambiamenti operati nella società di massa.
  • 1958 -  Come ultima opera, Gemelli porta a compimento il suo progetto della Facoltà di Medicina a Roma, lungamente meditato e che, secondo le sue parole, costituiva "il sogno della sua anima".  Essa col Policlinico universitario a lui intitolato e l'Università Cattolica rappresenta il suo lascito più tangibile. 
  • 1959, 15 luglio - Padre Agostino Gemelli muore nell'Ospedale di San Giuseppe nel giorno della festa del francescano San Bonaventura. Il prof. Ezio Franceschini, suo successore nel Rettorato, così ricorda il giorno  in cui Padre Gemelli riceve il Viatico: "Le preoccupazioni, le ansie, gli interrogativi sussurrati sottovoce, cedevano il posto ad una pace. E anche se nessuno le diceva, si sentivano nell'aria le parole di San Francesco morente: Ben venga mia sorella morte... E pareva di vedere il Padre fermarsi, per la prima volta in vita sua, sul ciglio di una lunga strada: e tirar fuori da sotto il saio francescano i talenti (oh, quanto moltiplicati!) per presentarli al Padrone della messe che veniva a fare i conti con l'operaio buono e fedele". La Chiesa italiana e la cultura cattolica devono molto a questo frate degno figlio di San Francesco.   Viene sepolto, dopo il funerale officiato nel Duomo di Milano dall'arcivescovo G.B. Montini, che ne aveva tenuto la commemorazione, nella cripta della cappella dell'Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il 15 luglio 1959 è nata una Stella in Cielo.
Padre Agostino Gemelli, prega per noi!
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Bibliografia (parziale)

E' impossibile elencare tutte le pubblicazioni di e su Agostino Gemelli, motivo per cui, ci limitiamo ad alcuni titoli:



















 












  • La psicologia dell'orientamento professionale (1945);
  • Psicologia dell'età evolutiva, con A. Sidlauskaite (1946);
  • La personalità del delinquente (1946);
  • Introduzione alla psicologia, con Zunini (1947).

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