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sabato 4 agosto 2012

Elisabetta Ciocca - Terziaria francescana - 30 luglio 1911-30 luglio 2012

 Il 30 luglio 2012 è tornata alla casa del Padre Elisabetta Ciocca nata il 30 luglio 1911. Ha compiuto il suo centounesimo compleanno nella gloria del Signore.

Elisabetta Ciocca - 1911-2012


Elisabetta, in gioventù, abitava in via Carlo Farini a Milano. La sua famiglia aveva un'azienda di forniture per ufficio (ceralacca compresa)  e, alla morte del padre, Elisabetta era divenuta  titolare dell'azienda. Nel 1944 è entrata nell'Ordine Francescano secolare, terziaria francescana. Si è dedicata completamente ai poveri (servizio guardaroba e assistenza in molteplici campi) presso il Convento Santuario  di Sant'Antonio di Padova di via Farini 10 a Milano.
La sua energia era inversamente proporzionale alla sua altezza. Era dotata di un grande senso dell'umorismo, le sue barzellette, oltre alle preghiere, naturalmente, durante i pellegrinaggi, tenevano in  allegria tutta la fraternità.  Si occupava del guardaroba dei chierichetti e ben lo sa il frate e sacerdote, ex chierichetto,  che è venuto a concelebrare il suo funerale (sulla settantina o anche più)  che, ogni giorno, veniva acciuffato e pettinato dalla giovane e volonterosa Elisabetta prima di prestare la sua opera sull'altare. Tutti gli abitanti del Quartiere Isola che hanno frequentato la Chiesa di Sant'Antonio si ricordano di Elisabetta che fino al 2005 non mancava mai alla Messa delle 18,30 la sera (94 anni!!). Con la sua bella voce potente e schietta (incredibile in una persona così minuta), intonava il Santo Rosario prima della Messa, cantava, proclamava le Letture e, tanto per non farsi mancare un po' di moto, ritirava le offerte con la sua bella gambetta perennemente fasciata. In chi la vedeva con qualsiasi tempo, caldo, freddo, pioggia gelo, suscitava stupore e ammirazione. Ma  dove la prendeva tutta quell'energia, quella forza da gigante? Semplice, dal Signore, dalla Madonna e da Sant'Antonio a cui era molto devota. Si dedicava molto anche al servizio dei  frati  del Santuario, si è sempre presa cura di loro, materialmente e  spiritualmente, assistendoli tutti e sempre con le sue preghiere, abbondanti, generose, senza economia. Ben lo sa e lo ha ricordato durante le sue esequie, il Provinciale Frate Francesco Bravi dell'Ordine dei Frati Minori, che più volte ha sperimentato l'aiuto spirituale ricevuto attraverso le Ave Maria di Elisabetta. Nel luglio 2008 si è dovuta rassegnare, a causa del declino fisico( quello mentale non l'ha mai conosciuto!!!) a ritirarsi nella casa di riposo per anziani di Via Ippocrate. Un grande sacrificio per lei, l'ultimo, da offrire al Signore: "Chi mi ama prenda la sua Croce e mi segua". Elisabetta con grande amore per Gesù e per i fratelli si è caricata quest'ultima croce sulla spalle e l'ha vissuta in letizia negli ultimi sette anni della sua vita. La sua solitudine era alleviata dalle visite dei  familiari, delle consorelle, soprattutto Delia che le portava sempre i saluti e le notizie della sua amata Fraternità di Sant'Antonio e Antonietta che non le ha mai fatto mancare la grande consolazione di poter ricevere Gesù Eucaristico nel suo cuore. E' riuscita ad allietare con la sua presenza e la sua verve i compagni e le compagne della Casa di Riposo. Elisabetta: fiaccola accesa alimentata dall'olio della preghiera e dell'amore incessante, dalle parole buone e di conforto che aveva per tutti. Centounanni di vita operosa e generosa, un dono di Dio donato agli altri di cui si è fatta sorella, soprattutto i poveri e i sacerdoti. Era ben consapevole infatti della difficoltà che la missione sacerdotale comporta in un mondo sempre più secolarizzato come è il nostro mondo, purtroppo. Era orgogliosa di portare il nome di Santa Elisabetta d'Ungheria, patrona dell'Ordine Francescano Secolare che per lei è stato un esempio vissuto pienamente. Al suo centesimo compleanno, il 30 luglio 2011,  pur in carrozzina, ha assistito alla Messa, prima nel suo amato Santuario Basilica di Sant'Antonio e poi, a luglio, nella sala della Casa di Riposo.  Elisabetta era felice come una bambina, felice soprattutto della presenza accanto a lei dei Frati del Santuario che hanno concelebrato la Santa Messa (presente  anche il Frate Sacerdote,  suo ex chierichetto, settantenne, ben pettinato ormai anche senza l'aiuto di Elisabetta). Ha mangiato la torta, spento le sue cento candeline, battuto le mani e cantato, ha apprezzato i doni, soprattutto la bella poesia scritta e dedicata a Lei dai confratelli dell'OFS. E' stata una bellissima festa, gioiosa e fraterna, una festa da VSP (very simple person). Ha tenuto testa a tutti con le sue battute..le battute più spiritose e sagaci erano le sue... e senza esagerare. Alle sue esequie, Padre Francesco Bravi ha evidenziato la provvidenzialità di due eventi: la morte avvenuta nel giorno del Compleanno a significare il compimento di una  vita terrena vissuta pienamente e la celebrazione delle esequie nella sua Chiesa quella da lei tanto amata: Sant'Antonio di Padova di Via Farini. Elisabetta adesso non ha più bisogno di pregare Sant'Antonio, perchè, entrambi, in Cielo,  vivono nella Gloria di Dio e lo pregano per tutte le genti. Significativo per un francescano anche il giorno della sepoltura, il 1° di agosto, dopo mezzogiorno, giorno del  Perdono di Assisi.
Elisabetta riposa nel Cimitero di Bruzzano a Milano, Campo 15, 655



Il 30 luglio 2012 si è accesa una Stella in Cielo. Elisabetta, prega per noi!




Elisabetta Ciocca nel Santuario di Sant'Antonio a Milano
con Raffaella e Antonietta


Elisabetta Ciocca con Dario, Antonietta e Gabriella

L'altare del Santuario di Sant'Antonio a Milano

Convento di Sant'Antonio - Preparativi
 per il 100° compleanno di Elisabetta

La Fraternità di Sant'Antonio festeggia Elisabetta Ciocca


Elisabetta Ciocca - Cent'anni in letizia e buon appetito!

Elisabetta Ciocca, Onorina, Antonietta, Ida

Auguri Elisabetta!

Elisabetta Ciocca con Dario e Padre Ernesto Dezza
Ordine Francescano Secolare
Milano

Elisabetta Ciocca con i suoi confratelli, Padre Luigi Cavagna
  e Padre Ernesto Dezza

Elisabetta Ciocca riceve il dono della Fraternità di Sant'Antonio
Ordine Francescano Secolare
Milano
Elisabetta Ciocca riceve l'augurio affettuoso di Claudio
 sotto gli sguardi divertiti di Delia, Antonietta e Padre Luigi

Elisabetta Ciocca spegne le sue cento candeline

Elisabetta Ciocca riceve gli auguri di Padre Ernesto
 e degli Sposi Antonietta e Giuseppe


"Credo che l’Eterno Amore ha anticipato nelle mie sofferenze fisiche la gioia del
godimento del Paradiso, perché nell’accettazione di esse, ha accolto il mio sogno
di immolazione per la santificazione dei suoi sacerdoti. Tra di essi conto bellissime
amicizie, alcune di grande predilezione che hanno plasmato, lavorato, aiutato,
ingrandito la mia viva fede, il mio assetato cuore, la mia piccola anima."
Dal Testamento Spirituale di Elisabetta Ciocca


Elisabetta Ciocca e Antonietta
Ordine Francescano Secolare - Fraternità di S. Antonio
 Milano

Elisabetta Ciocca e Onorina, maestra e allieva.
Ordine Francescano Secolare
Milano


“Povera erba del prato umile stelo
puoi far che io viva o puoi voler che io muoia
sia qual tu brami, solo ti raccomando
se ho da morir, i miei cari che ricordar
non posso ad occhi asciutti
perdona a me, come io perdono a tutti”

(Giovanni Prati)
Dal Testamento spirituale di Elisabetta Ciocca

La poesia, dono della Fraternità di Sant'Antonio a Elisabetta Ciocca

TESTAMENTO SPIRITUALE DI

ELISABETTA CIOCCA

30.07.1911 – 30.07.2012

Non so che cosa mi riservi il futuro: io lo accetto dalle tue mani o mio Signore!

“Povera erba del prato umile stelo
puoi far che io viva o puoi voler che io muoia
sia qual tu brami, solo ti raccomando
se ho da morir, i miei cari che ricordar
non posso ad occhi asciutti
perdona a me, come io perdono a tutti”

(Giovanni Prati)

Quando Santa Caterina fu avvertita della imminente fine, rivolta a Gesù disse: “era
ben giusto che ci dovessimo incontrare, dopo tanto tempo che ci conosciamo”.
Come non far mia questa cara espressione?

Gesù Signore mi ha concesso fin dalla mia infanzia ad oggi, di dare in semplicità

di cuore, in esuberanza di spirito, in entusiasmo di sentimento, in sorrisi di gioia, in
ilarità di anima, in forte fede e forza di volontà.
Nessuna contrarietà, nessuna creatura ha mai potuto frenare o fermare tali motivi di
vita della mia persona.

Ho sempre sentito la gioia di vivere il Vangelo nella sua essenza e il
Francescanesimo quale manifestazione più perfetta, più interpretativa della legge
d’amore di Gesù.

Mi rendo conto che posso avere involontariamente offeso o dato qualche dispiacere
ad un’amica, sorella, fratello; chiedo perdono di cuore e assicuro dal cielo una
fervente preghiera di riparazione.

Credo che l’Eterno Amore ha anticipato nelle mie sofferenze fisiche la gioia del
godimento del Paradiso, perché nell’accettazione di esse, ha accolto il mio sogno
di immolazione per la santificazione dei suoi sacerdoti. Tra di essi conto bellissime
amicizie, alcune di grande predilezione che hanno plasmato, lavorato, aiutato,
ingrandito la mia viva fede, il mio assetato cuore, la mia piccola anima.

Voglio morir per Te ed i fratelli, poi di aver detto al mondo, che in Amor dolce è
morir per Te!
Pace e Bene

Milano, 30 luglio 2004

Elisabetta Ciocca